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lunedì 23 novembre 2009

A qualcuno piace caldo.Il vertice di Copenaghen fallisce prima di iniziare!

Secondo alcuni scienziati l’Oceano Artico potrebbe ritrovarsi senza ghiacci nell’estate del 2030. Secondo altri già nel 2012. Il ghiaccio sostiene l’intero ecosistema dell’Artico. Gli orsi bianchi sono tra le specie più a rischio: molti annegano perché non riescono a raggiungere le poche lastre di ghiaccio, altri digiunano tutta l’estate in attesa che la superficie marina si congeli. Per la prima volta sono stati registrati casi di cannibalismo tra orsi polari. Lo scienziato James Hansen uno dei climatologi più importanti al mondo ha affermato: “Se bruceremo tutti i combustibili fossili immetteremo l’anidride carbonica nell’atmosfera, faremo sciogliere i ghiacci del pianeta e allora il livello dei mari salirà di 80 metri. Quindi avremo un pianeta diverso.” Ad oggi è noto a tutti come la presenza di CO2 nell’atmosfera abbia raggiunto livelli pericolosi e l’unico modo per limitare la quantità di anidride carbonica è ridurre l’uso del carbone, il combustibile fossile con la più alta quantità di carbonio: “Bisogna lasciarlo dov’è o bruciarlo in centrali che ne catturano realmente l’anidride” ha spiegato Hansen, ma le cosiddette “centrali pulite” attualmente non esistono o comunque non sono ancora in funzione. Cosa si può fare allora? E’ innanzitutto fondamentale che si dismettano le vecchie centrali e accompagnare il processo ad un rimboschimento consistente, mentre eliminare l’uso del carbone è ancora una meta lontana. Attualmente esso garantisce la metà dell’elettricità degli Stati Uniti che in Cina si avvicina all’Ottanta per cento. Per quanto riguarda l’Italia, il Paese ha mantenuto un atteggiamento passivo dalla firma del protocollo di Kyoto, siamo ben lontani dagli obiettivi fissati e, quasi sicuramente, non li raggiungeremo, inoltre, tornare al nucleare comporterà costi elevatissimi e nessun beneficio riguardo al riscaldamento globale. Dal 7 al 18 dicembre i governi di oltre 190 paesi si riuniranno a Copenaghen, si era detto, per siglare un accordo globale sulla riduzione delle emissioni ed il supporto finanziario e tecnologico ai Paesi in via di sviluppo. Anche stavolta, invece, il mondo ha deciso di aspettare e di stare a guardare: non sarà definito alcun accordo globale sul taglio alle emissioni di CO2 del 50% entro il 2050. La decisione è stata presa da Stati Uniti e Cina nel corso del vertice Apec di Singapore tra i paesi dell’area Asia-Pacifico, a Copenaghen sarà con tutta probabilità trovata “solo” un’intesa politica, una sorta di tappa intermedia verso un nuovo vertice che si terrà a Città del Messico. Le speranze di chi, come Legambiente, credeva in un decisivo cambio di rotta in territorio danese si infrangono contro l’ennesimo fiume di buoni auspici…

sabato 24 ottobre 2009

Anche la luce diventa ecologica!

Alogeno, basso consumo, led: negli ultimi anni ritroviamo sempre più spesso questi termini quando si parla di illuminazione. Dai vertici dell'Unione Europea è stato dato il via ad un importante eco-cambiamento domestico. Il contenimento dei danni causati all'ambiente, attraverso una cattiva gestione delle fonti energetiche, vedrà come alleato un graduale smaltimento delle lampadine ad incandescenza negli ambienti domestici, in favore di quelle a risparmio energetico. Queste ultime consentono un risparmio del 30% di energia circa; di per sè, la nuova direttiva ha come scopo primario di proteggere l'ambiente riducendo l'emissiobne di CO2. Le lampadine tradizionali trasformano in luce il 5% di energia, il restante 95% si disperde in calore, mentre l'utilizzo delle nuove lampade significa un consumo di energia ridotto dell'80% con una minore produzione di CO2:un risparmio energetico ed economico enorme!
La modalità di riduzione ed eliminazione avrà una durata di circa 4 anni, dal 2009 al 2012. Esaurite le scorte già presenti sul mercato, sarà vietata la commercializzazione di tali lampadine, anche chiamate a bulbo diffondente, di potenza uguale o superiore a 80 W. In seguito, ad intervalli di 12 mesi, sarà diminuita la vendita di quelle con potenza inferiore, finchè ci troveremo ad acquistare lampade con una potenza massima di 7 W, e magari, come auspicabile, solo quelle a basso consumo. Questa tipologia di lampadine fu introdotta sul mercato già nel lontano 1985.
Attualmente esistono in commercio diversi tipi di lampade a risparmio energetico, come le alogene, utilizzabili per tutte le applicazioni ed apparecchi oggi in uso, alle quali in futuro si aggiungeranno i LED.

I vantaggi per il portafoglio. Le lampade a risparmio energetico sono più costose rispetto a quelle tradizionali ma, paradossalmente, ci permettono di risparmiare! Una lampadina ad incandescenza da 100 Watt costa all'incirca 1 €, una fluorescente compatta, con lo stesso flusso luminoso (20 W) la paghiamo invece circa 7 €. Mentre le prime, però, durano fino a 1000 ore, le seconde arrivano a 15.000;quindi bisognerebbe acquistare 15 lampadine tradizionali per ottenere la durata di una singola lampada a risparmio di energia che, tra l'altro, ci fa spendere 252 € in meno di energia per il tempo della sua durata.

mercoledì 21 ottobre 2009

Notizie e curiosità "ecologiche" dal mondo

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martedì 29 settembre 2009

Il gas dei ricchi inquina i poveri

Sono i paesi più poveri a pagare di più per le emissioni di carbonio e per il conseguente riscaldamento globale, pur non essendone principali autori. I costi sono soprattutto in termini di salute pubblica. “Il nostro consumo di energia”, spiega Jonathan Patz dell’università del Wisconsin a Madison, “modifica ambienti che sono anche molto lontani dal mondo occidentale”. Malattie come la malaria o il dengue (una grave febbre di origine virale) sono sensibili al cambiamento climatico, e la loro espansione è legata all’aumento di temperatura nei Paesi tropicali.
Il geografo ha quantificato il problema mettendo a confronto le emissioni di CO2 pro capite con quanto queste malattie siano aggravate dal cambiamento climatico. Il confronto è impietoso: gli americani, per esempio, hanno una produzione di anidride carbonica sei volte superiore al normale, ma il rischio che corrono in conseguenza è più basso.
Per questo, dice Patz:”Il mio lavoro vuole inquadrare gli aspetti quantificabili del cambiamento climatico in una dimensione etica. Il mondo industrializzato deve trovare soluzioni per proteggere prima di tutto le popolazioni più povere”.

mercoledì 9 settembre 2009

La carne? Peggio dell’auto!

Un chilo di carne produce più anidride carbonica di un viaggio in auto. Lo affermano i ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione di Tsukuba, in Giappone. I loro calcoli si basano sull’energia usata per allevare un manzo, per macellarlo e trattarne la carne; per ogni chilo questi processi producono circa 36,4 chilogrammi di anidride carbonica, oltre a 340 grammi di biossido di zolfo e 59 grammi di fosfato. E’la quantità emessa da un’auto europea in un viaggio di 250 Km, lasciando allo stesso tempo accesa una lampadina da 100 W per 20 giorni. Tra i rimedi c’è quello di allevare manzi con erba fresca: uno studio svedese ha dimostrato che si produce il 40% in meno di gas serra e si utilizza l’80% in meno di energia.

domenica 23 agosto 2009

Guerre? Un fatto di pioggia o siccità


Che relazione esiste tra cambiamenti climatici e frequenza delle guerre? Studiando 899 conflitti armati succedutisi in Cina dall’anno Mille fino al 1900 circa, David Zhand dell’Università di Hong Kong ha scoperto che tra i due fenomeni esiste un rapporto, che passa per il deterioramento dell’agricoltura e le morie di bestiame. L’alternanza di cicli pace-guerra ha sempre attratto gli studiosi di storia, che si sono arrovellati per individuare le possibili cause alla base dei conflitti.
In passato c’è stato chi definiva le guerre “episodi di adattamento all’ambiente da parte delle popolazioni” e chi invece puntava un dito accusatore contro un generico degrado ambientale oppure la scarsità di risorse. David Zhang e colleghi hanno invece seguito le variazioni di temperatura, che nella Cina rurale del secondo millennio sembrano aver giocato un ruolo decisivo. L’abbassamento periodico delle temperature, dicono gli studiosi in un articolo pubblicato sulla rivista Human Ecology, riduceva di conseguenza drasticamente la disponibilità di derrate agricole. Da qui, per effetto domino, subivano gravi danni anche gli allevamenti di bestiame. Anche i periodi caldi, che colpivano popolazioni e coltivazioni adattati ai periodi più freddi, modificavano l’intero ciclo produttivo. Wang Shaowu, del Dipartimento di Fisica dell’Atmosfera dell’Università di Pechino, aggiunge che anche la siccità, non sempre coincidente con periodi caldi, ha avuto effetti gravissimi sull’agricoltura. Secondo i ricercatori, l’unica opzione che restava alle popolazioni per ridistribuire le poche risorse era quindi la guerra.

lunedì 13 luglio 2009

Contro la fame, agricoltura biologica

Anche l’ultimo G8 ha posto l’accento sul problema della fame nel nostro Pianeta. Non sappiamo quali saranno gli esiti reali delle decisioni prese, ma una cosa è certa:le coltivazioni organiche possono sfamare il mondo. Lo sostiene un team di ricercatori dell’Università del Michigan, che ha messo a confronto le tecniche agricole tradizionali con quelle biologiche, che escludono l’uso di pesticidi. Sugli approcci convenzionali, che si affidano a colture ad alto rendimento, lavorazioni automatizzate e composti chimici come i biocidi, pendono numerosi capi d’accusa: aumento dell’erosione, emissione di gas serra, resistenza ai pesticidi e perdita di biodiversità. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Renewable Agriculture and Food Systems, smentiscono invece molti pregiudizi contro l’agricoltura biologica: questa sarebbe in grado di offrire cibo sufficiente per i sei miliardi di abitanti del pianeta, anche senza aumentare l’attuale superficie coltivata. I ricercatori hanno dapprima dimostrato che nei Paesi avanzati il rendimento delle due tecniche è sostanzialmente equivalente. Nei Paesi in via di sviluppo, invece, con l’introduzione dell’agricoltura organi cala produttività potrebbe addirittura triplicare: per i contadini dei Paesi poveri usare fertilizzanti naturali è meno costoso che ricorrere a quelli sintetici. E non è tutto: secondo i ricercatori dell’Università del Michigan, l’agricoltura biologica è in grado di ovviare al problema dell’impoverimento di azotonei terreni coltivati senza ricorrere ai fertilizzanti di sintesi. La soluzione è il cosidetto “concime verde”: seminare leguminose tra una stagione agricola e l’altra per restituire azoto al terreno.
Questa ricerca potrebbe rappresentare uno stimolo ulteriore alla diffusione della bioagricoltura, i cui vantaggi dal punto di vista ambientale sono ormai indiscutibili.

venerdì 19 giugno 2009

Quando arrivano i lupi, rinasce l’ambiente

I lupi nel Parco di Yellowstone, negli Stati Uniti occidentali, hanno stabilito un equilibrio ecologico che si era perso dopo la loro scomparsa. E’ questa la conclusione dei ricercatori dell’Università dell’Oregon, che hanno seguito l’andamento delle popolazioni di lupi e delle loro prede (cervi in particolare) dopo la reintroduzione del predatore.
Nel 1995, infatti, dopo un’assenza di 70 anni, nel parco sono stati reimmessi alcuni lupi, che si sono riprodotti e divisi in quattro o cinque branchi diversi; immediatamente le prede sono diminuite di numero, e contemporaneamente sono aumentati gli alberi. Secondo William Ripple, ecologo della Facoltà di Silvicoltura dell’Università dell’Oregon, questo accade perché i cervi hanno profondamente cambiato il loro comportamento. E’ “l’ecologia della paura”: per timore dei cacciatori, i cervi non si riuniscono più in grossi branchi vicino ai fiumi, dove trovavano foraggio fresco e riparo. Ora si spostano solo in piccoli gruppi. Ma soprattutto, sotto la minaccia dei lupi, non riescono più a mangiare tranquillamente i germogli appena nati di salici e pioppi, gli alberi più importanti del parco. Per questo si possono finalmente vedere, dopo tanto tempo, piccoli alberelli in crescita; sono quelli che andranno a costituire i nuovi boschi di Yellowstone. Gli ecologi hanno accertato la presenza di altri effetti positivi, una vera “cascata” ecologica: gli alberi nuovi per esempio rallentano l’acqua piovana e bloccano l’erosione dei torrenti, permettendo anche ai castori do costruire le loro dighe. Con i lupi si ricrea cosi un ambiente simile al West prima dell’arrivo degli europei.

venerdì 5 giugno 2009

Cinque giugno: l'ode di Besson al Pianeta!

Da oggi , 5 giugno, Giornata dell'Ambiente, YouTube trasmette in anteprima il film «Home», prodotto dal regista Luc Besson. Lo ha reso noto Google, aggiungendo che il film, della durata di un'ora e mezzo, è disponibile in inglese, francese, spagnolo e tedesco.
Il film, dicono le note di produzione, «è un'ode alla bellezza del pianeta e alla sua delicata armonia. Attraverso i panorami di 54 paesi catturati dall'alto, Yann-Arthus Bertrand ci porta a compiere un viaggio unico attorno al pianeta, per contemplarlo e per capirlo».
Home vuole focalizzare l'attenzione sulle condizioni attuali del nostro pianeta, attraverso panoramiche e punti di ripresa dall'alto. Su YouTube, il documentario sarà disponibile per 10 giorni, mentre soltanto per oggi sarà mostrato sia in TV sia al cinema in circa 180 paesi e 80 canali TV, nonché su schermi giganti collocati in 80 piazze da Time Square a New York al Campo di Marte sotto la torre Eiffel a Parigi a Trafalgar Square a Londra. Si tratta della prima iniziativa di questo tipo mai realizzata in sinergia tra il canale online YouTube, la TV e il cinema.

sabato 30 maggio 2009

5 Giugno 2009: tutti uniti per la Giornata dell’Ambiente

Dopo l’evento dell’Earth Day, sarà la Giornata Mondiale dell’Ambiente, celebrata Il 5 giugno di ogni anno in tutto il mondo, a cercare di smuovere ancora la coscienza dell’uomo. Istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale dell’ONU, la WED ricorda la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente nel momento in cui venne dato il via all’UNEP (United Nations Environment Programme), il Programma Ambientale delle Nazioni Unite. Da più di trent’anni la Giornata Mondiale dell’Ambiente rappresenta uno dei principali strumenti attraverso i quali le Nazioni Unite stimolano l’attenzione dell’opinione pubblica verso i problemi dell'ambiente, sensibilizzandola all’azione per favorire l’interessamento del mondo politico. Quest’anno sarà il Messico ad ospitare il patrocinio della manifestazione.
Ogni anno viene dato risalto ad un particolare aspetto della conservazione ambientale. Il tema scelto per il 2009 è particolarmente significativo e toccante:“Your Planet Needs You-UNite to Combat Climate Change” (il tuo Pianeta ha bisogno di Te: uniti per combattere i cambiamenti climatici). Mai come ora questo slogan sembra assumere un’importanza decisiva. Nel 2007 Achim Steiner, il direttore generale dell’UNEP, sosteneva che abbiamo poco tempo per “evitare i danni e gli effetti negativi del cambiamento climatico. Esistono numerose soluzioni alla portata di tutti, come sostengono molti economisti, soprattutto se paragonate a ciò che si spende per soddisfazioni personali. Per l’economia mondiale, i beni e servizi ricavati dalle foreste valgono miliardi, se non migliaia di miliardi di dollari. Le foreste sono contenitori importanti sia dal punto di vista naturale che economico, per la loro funzione di sottrarre carbonio all’atmosfera e di racchiuderlo nei tronchi e nei rami. A livello globale, la diffusione delle foreste sulla terra è diminuita di un terzo rispetto a un tempo. E’ dunque giunta l’ora di capovolgere questo trend, è ora di agire”. Agire è la parola d’ordine. Agire nel piccolo quotidiano, così come nelle grandi decisioni globali. Qui sta l’importanza assunta dall’UNEP che tra le sue funzioni principali ha anche quella di rafforzare le istituzioni su una corretta gestione delle fonti energetiche, contribuendo anche allo sviluppo di partnership tra la società civile, le autorità pubbliche e le aziende private. La Giornata Mondiale dell’Ambiente quest’anno si occuperà anche della Billion Tree Campaign, la campagna per la piantumazione di nuovi alberi in sostituzione di quelli abbattuti per ragioni economiche contribuendo così alla riduzione delle emissioni gassose che le foreste svolgono in maniera naturale poiché le piante sottraggono CO2 all’atmosfera per il buon funzionamento delle proprie attività fisiologiche. I mutamenti climatici dovuti all’effetto serra saranno al centro di questo grande evento, anche perché diventa sempre più urgente mettere a punto il nuovo accordo sul clima presentato nell’incontro tenutosi a Copenhagen il 10 marzo scorso. Ancora una volta l’Europa ha confermato il proprio ruolo di leadership nella lotta al global warming.

Ecco a voi il video relativo alla Giornata dell’Ambiente 2008. Vi consigliamo di guardarlo con molta attenzione…è veramente toccante!
Buona visione!

lunedì 18 maggio 2009

La biodiversità degli arcipelaghi italiani

L'estate si avvicina e ViverECOlogico propone ai suoi lettori una ricca mappa delle meraviglie naturali che caratterizzano alcuni degli arcipelaghi più belli del nostro Paese!Cliccate sui segnaposto blu per aprire una finestra e scoprire le bellezze di ogni arcipelago!
Buon viaggio!



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giovedì 14 maggio 2009

Questo week-end muoviti con MoTechEco nel rispetto dell’ambiente…

Un modo diverso per trascorrere il week end nella capitale!Parte oggi 14 maggio e durerà fino a sabato 16 MoTechEco, il Salone della Mobilità Sostenibile. Nell’edizione di quest’anno, si affronteranno le sfide che tutti noi siamo chiamati ad accettare, già a partire da oggi: il risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente.
Fulcro dell’evento sarà il Palazzo dei Congressi di Roma, che ospiterà questo enorme Eco-Show dando la possibilità a migliaia di visitatori appassionati o meno di motori, di provare veicoli a basso impatto ambientale ed energetico (chi l’ha detto che per rimorchiare una ragazza o per avere un’auto di gran stile bisogna per forza inquinare?=) ), mentre gli operatori del settore avranno la possibilità di assistere a un confronto tra istituzioni, produttori e ricercatori sulle migliori soluzioni per il rispetto del nostro pianeta, in sintonia con il risparmio energetico.
Infatti, la grande attualità e l’interesse per i temi trattati, ha garantito il supporto delle più importanti istituzioni all’iniziativa: il Comune di Roma, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dei Trasporti, l’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) e l’Upi (Unione delle Province Italiane). In previsione dell’edizione 2009 sono, inoltre, allo studio diversi progetti ed iniziative in collaborazione con i ministeri.
L’ingresso è gratuito! Gli spazi del Salone sono organizzati per ricreare una città a misura d’uomo: aree verdi, servizi culturali e ludici, progetti per la mobilità, strutture istituzionali e commerciali vengono legate da un piano regolatore ideale per rendere lo spazio piacevole, vivibile, fruibile e ricco di contenuti per il pubblico.
Una bella opportunità per fare qualcosa di diverso che davvero può lasciarci qualcosa di importante, divertendoci!

mercoledì 13 maggio 2009

Il confine mobile tra Italia e Svizzera: tutta colpa dell’uomo!

L’uomo inquina e danneggia la natura. La temperatura del Pianeta si innalza. I ghiacci si sciolgono e, stufi, presentano adesso il conto da pagare! E’ un circolo vizioso che preoccupa le autorità, ma che dovrebbe preoccupare ciascuno di noi che, nel nostro piccolo, abbiamo contribuito a generarlo. Lo scioglimento dei ghiacciai è un grave problema ambientale, ma sarebbe da ottusi fermarsi a questa constatazione, seppur importante e, si spera, capace da sé di smuovere le nostre coscienze (per aprire in un'altra pagina un video molto eloquente sullo scioglimento dei ghiacciai clicca qui).
Le conseguenze sono, infatti, anche economiche, sociali e perfino politiche. Infatti la novità riguarda i ghiacciai che separano il nostro Bel Paese dalla Svizzera: finora le convenzioni tra i due paesi tenevano conto del fatto che in estate i ghiacciai regredivano e in inverno avanzavano. Tutto questo però con il tempo ha iniziato a non ripetersi più, nemmeno quest’anno, nonostante le temperature rigide della fredda stagione che ci stiamo lasciando alle spalle.
I ghiacciai insomma si sono ritirati definitivamente, parecchi chilometri che una volta erano coperti di ghiaccio oggi sono ricoperti esclusivamente da terra e per questo anche i confini politici devono essere rivisti. La proposta è stata presentata dal Ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha incaricato l’Istituto Geografico di Firenze e la Swisstopo, l’agenzia cartografica federale che ha sede a Berna, di tener conto del cambiamento del suolo a cui oggi stiamo assistendo per rivedere i confini tra Italia e Svizzera.
Il confine tra le due nazioni è stato fino a oggi uguale a quello stabilito oltre un secolo fa, nel 1861, al momento della nascita dello Stato Italiano. Da allora soltanto negli anni ‘70 ci fu una piccola modifica, voluta dall’uomo, per dei lavori sull’autostrada Como-Lugano, che necessariamente doveva cambiare leggermente le linee, ma si può affermare che questa sarà la prima revisione sostanziosa dei confini, almeno per quanto riguarda le cause naturali. I punti da rivisitare, sono specialmente sul Monte Cervino, sul Monte Rosa e sul Pizzo Bernina, le tre vette maggiori che fanno da spartiacque tra il nostro Paese e la Svizzera.

mercoledì 6 maggio 2009

Gli alberi di Topolino, Paperino & Co

La Disney pianterà presto tantissimi alberi contro il riscaldamento globale! La storica casa cinematografica aveva infatti promesso, all’uscita del suo documentario dal titolo “Earth” dedicato alle bellezze e alle fragilità del pianeta e delle specie che la abitano (ecco il trailer), che avrebbe piantato un albero per ogni biglietto venduto al botteghino durante la prima settimana di uscita del film.
Durante i primi sette giorni “Earth” ha totalizzato più di 16 milioni di dollari di incassi, cifra record per un documentario naturalistico. E la Disney mantiene la sua promessa: presto verranno piantati due milioni e settecentomila alberi nella foresta del Brasile atlantico.

domenica 3 maggio 2009

Vento e sole ok, etanolo no

Per la prima volta un ricercatore si è preso la briga di esaminare una ad una tutte le possibili fonti per la produzione di energia, non soltanto in base al loro potenziale energetico ma anche secondo il loro impatto su salute e ambiente. Autore di questo ciclopico lavoro è Mark Jacobson, professore di Ingegneria civile e ambientale all’università americana di Stanford. Nell’analisi Jacobson ha tenuto conto dell’impatto delle fonti energetiche su riscaldamento globale, salute, sicurezza, mantenimento delle risorse idriche, spazio richiesto, inquinamento dell’acqua, conservazione della fauna selvatica e ha considerato anche la loro affidabilità e sostenibilità. Ne è venuta fuori una classifica che vede l’energia eolica al primo posto. Il risultato evidenzia che “le alternative energetiche “buone” nn sono quelle più considerate dai politici. E alcune alternative proposte sarebbero una scelta pessima”.
L’eolico porta per esempio a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di sostanze inquinanti del 99% rispetto al petrolio, con un impiego del terreno 30 volte inferiore rispetto a quello richiesto per produrre etanolo per autotrazione da foraggi o dal mais. Anche il carbone cosidetto “pulito” produce da 60 a 110 volte più inquinamento dell’eolico.
Per non parlare del nucleare: anche se inquina solo 25 volte più del vento, pone una serie di problemi di sicurezza, costi e tempi di realizzazione difficili da superare.

martedì 28 aprile 2009

L’inchiostro del futuro sarà “elettrico”

Tessuti fotovoltaici per una moda decisamente “energica”: potrebbe essere il trend di un futuro non troppo lontano. In Danimarca si sta studiando un inchiostro, che può essere applicato a tutti i tessuti, capace di catturare l’energia del sole e trasformarla in elettricità. L’italiana Calamai, con l’Università di Perugia, ha già applicato con successo un film fotovoltaico alle vele di una barca. Dalla sperimentazione alle passerelle il passo potrebbe essere breve.

domenica 26 aprile 2009

Bambini e clima: il cuore del G8 sull'Ambiente

Chiude i battenti il G8 dell’Ambiente di Siracusa. I lavori, che si sono svolti dal 22 al 24 aprile nella città siciliana e che sono stati presieduti dal ministro italiano Stefania Prestigiacomo, hanno posto all’unanimità l’accento sulla salute dei più piccoli e sull’importanza di un passo avanti per la conferenza Onu sul clima a Copenaghen il prossimo dicembre. Sono proprio questi, infatti, i contenuti principali del “sommario”, il documento di sette pagine preparato per il G8 di luglio.
Il ministro Prestigiacomo, nella conferenza stampa conclusiva dell’evento, ha sottolineato l’indispensabilità di azioni urgenti per la questione clima e ha ribadito la necessità di tutelare la salute umana come obiettivo fondamentale in vista del quale proteggere l’ambiente e promuovere lo sviluppo sostenibile.
Il G8 Ambiente ha concentrato l’attenzione in particolar modo sul diritto dei bambini a nascere e crescere “in un ambiente con aria e acqua pulita, alimenti sicuri, e esposizione minima a agenti chimici nocivi".
A introdurre il capitolo sulla salute dei bambini e l'ambiente sono stati il capo dell'Agenzia per la protezione ambientale Lisa Jackson e il ministro giapponese Testo Saito. Diverse le azioni appropriate identificate per raggiungere questa finalità, dall’ eliminazione del piombo dalla vernice e dalla benzina alla collaborazione a ricerche e a studi sulla salute dei bambini e sull'ambiente, relativi agli impatti degli agenti chimici, dei metalli pesanti e dei cambiamenti climatici.
Sono state previste, inoltre, iniziative per migliorare la conoscenza di questi temi.
Al G8 sull’Ambiente hanno partecipato i Ministri dell’Ambiente di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Canada, Russia, insieme a quelli di Cina, India, Brasile, Messico, Indonesia, Sudafrica, Australia, Repubblica di Corea, Egitto.

martedì 21 aprile 2009

MAREVIVO CI HA RACCONTATO IL “SUO” EARTH DAY: TEVERE PROTAGONISTA

Il Tevere avrà come affluenti tutti i fiumi del mondo. Domani, in occasione della Earth Day, l’Associazione Ambientalista MAREVIVO e il Corpo Forestale dello Stato proporrano una serie di attività allo Scalo de Pinedo (Lungotevere Arnaldo da Brescia, Roma).
ViverECOlogicO grazie alla collaborazione di Fabrizio Massimi, membro del Coordinamento Nazionale della Divisione Sub di MAREVIVO, ha la possibilità di offrire ai suoi lettori una panoramica più approfondita dell'iniziativa, particolarmente interessante e suggestiva.
L’evento centrale della manifestazione “Una sola terra, una sola acqua” consisterà in un rito simbolico durante il quale le acque di tutti i fiumi del mondo saranno unite e riservate nel Tevere dagli ambasciatori dei diversi Paesi invitati a partecipare. Ad essi si uniranno gli atleti del Corpo Forestale dello Stato, che verseranno l’acqua della sorgente del Tevere e l’equipaggio di MAREVIVO e del CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare) che porteranno quella del mare. La cerimonia dell’Acqua si svolgerà in una cornice suggestiva, quella delle imbarcazioni dei Circoli Sportivi presenti sul fiume con le bandiere dei Paesi partecipanti.
L'Associazione ha sentito l’esigenza di unirsi all’Earth Day 2009, perché il filo conduttore della giornata di domani sarà l’Acqua, una delle risorse più preziose del Pianeta, senza la quale la vita sarebbe impossibile. E in effetti MAREVIVO, attraverso la sua divisione subacquea e le unità locali operative territoriali, opera dal 1985 su tutto il territorio nazionale e a livello internazionale nel settore della conservazione della biodiversità e della tutela delle acque interne e marine.
Nel corso della manifestazione, oltre alla conferenza stampa, sono previste attività dimostrative delle unità cinofile e della mascotte della Forestale e laboratori di educazione ambientale per diverse scuole della capitale, organizzati da 31 professori delle maggiori università italiane per le scienze marine. Ad arricchire ulteriormente il programma della giornata, il concerto dei Charlie’s Gospel Angels diretti dal Maestro Charlie Cannon e le letture del Cantico delle Creature e dei Pensieri del filosofo mistico Jalal–ud-Din Rumi interpretate dalle attrici Manuela Kustermann e Daniela Scarlatti.
Per ulteriori informazioni sul programma della Giornata: http://www.marevivo.it/


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Il menu dell’Earth Day 2009



ViverECOlogicO ha selezionato per voi gli eventi e le iniziative più interessanti e rilevanti che si svolgeranno il prossimo 22 aprile in occasione dell’Earth Day, la festa in onore del nostro Pianeta nata per sensibilizzare e informare sulle più importanti tematiche e problematiche ambientali. Forse queste feste mondiali per gli scettici non rappresenteranno un cambiamento, ma certamente sono un modo per dar voce e lanciare l’allarme sulla situazione globale.
Oltre al concertone romano, ecco alcune delle numerose iniziative dell’Earth Day 2009 da non perdere:

-L’Environmental Protection Agency (EPA) statunitense lancia un progetto interattivo con l’intento di coinvolgere il pubblico che, attraverso fotografie e video, potrà condividere informazioni sui comportamentii più corretti per salvaguardare e proteggere l’ambiente e la natura. Tutti coloro che vogliono potranno partecipare all’iniziativa e far sentire la propria voce inviando, fino alla fine di aprile, i video all’Earth Day Video Project group su YouTube o le foto via Flickr.

-La Disney approfitta dell’evento per celebrare la nuova etichetta cinematografica Disneynature con l’uscita di "EARTH - La nostra Terra". Il film, a metà strada tra la favola e il documentario, racconterà la storia di tre famiglie di animali e, in una sorta di reality show della natura, seguirà i loro fantastici viaggi attraverso il Pianeta mettendo insieme azione e location impossibili per catturare i momenti più intimi delle creature più elusive e selvagge della Terra. Paolo Bonolis ha accettato con entusiasmo di essere la voce narrante nella versione italiana, l’unica voce “umana” del film che guida lo spettatore alla scoperta delle meraviglie della Terra, la vera protagonista.

-La Sicilia festeggia l’Earth Day in Piazza Santa Lucia, a Siracusa: dal 21 al 23 aprile si terranno incontri, convegni, seminari e concerti all’insegna della pace, della solidarietà sociale e del rispetto per l’ambiente. Interverranno importanti personalità della comunità scientifica e della società civile e soprattutto di tutti i cittadini che vogliano impegnarsi per un mondo più sostenibile e più giusto.

-Roma non si accontenta del concertone e, il 22 aprile 2009, dà voce anche all’Associazione Marevivo e al Corpo Forestale dello Stato, che proporranno diverse attività presso lo Scalo de Pinedo (Lungotevere Arnaldo da Brescia). Protagonista dell’evento sarà l’Acqua, una delle risorse più preziose del Pianeta, senza la quale la vita sarebbe impossibile.

-Anche Napoli partecipa all’Earth Day. Lo Science Centre di Fondazione Idis - Città della Scienza aderisce all'iniziativa e propone ai suoi visitatori una serie di laboratori e "assaggi di scienza" dedicati al tema, per informare, ma anche per rilevare le opinioni di studenti, adulti e bambini.
Il programma su http://www.fondazioneidis.org/ e su http://www.cittadellascienza.it/.

-Infine, per sensibilizzare ai più importanti problemi ecologico-ambientali anche coloro che non possono muoversi da casa, le reti Sky offriranno per tutta la giornata una programmazione ricca di produzioni e documentari dedicati all’ambiente.



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lunedì 20 aprile 2009

Ben Harper e Subsonica “a impatto zero” per l’Earth Day a Roma

Roma sarà protagonista dell’Earth Day il 22 aprile prossimo. La giornata mondiale della terra, organizzata dal National Geographic con l'obiettivo di promuovere la conservazione dell'ambiente, avrà infatti il suo fulcro in Piazza del Popolo, con un concerto a impatto zero.
Sul palco di Piazza del Popolo, a partire dalle 20, salirà l’attesissimo Ben Harper che presenterà con la sua nuova band, Retentless7, i brani inediti dell'album ''White Lies For Dark Times'' in uscita il 24 aprile. A rappresentare la musica del nostro Paese ci saranno i Subsonica, per l'Africa interverrà la giovane cantante nigeriana Nneka; e poi i francesi Bibi Tanga & le Professeur Inlassable. Oltre ai musicisti saliranno sul palco alcuni ricercatori che presenteranno progetti ambientali sia italiani che internazionali.
Il concerto sarà a impatto zero perché i 341mila chilogrammi di anidride carbonica generati dall’organizzazione del concerto, la produzione del materiale pubblicitario, gli spostamenti del pubblico e degli artisti verranno compensati dalla creazione di un parco all'interno della riserva della Valle dell'Aniene (dove saranno saranno piantati circa mille alberi su un'area complessiva di 20.000 mq) e di 99.500 mq di nuove foreste in Costa Rica.
L’Earth Day è stato celebrato per la prima volta a livello internazionale il 22 aprile 1970 ed è una ricorrenza riconosciuta da 175 nazioni e celebrata da quasi mezzo miliardo di persone nel mondo. News "gemella":
 
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