martedì 31 marzo 2009

Per l’Earth Hour di sabato 28 marzo si sono mobilitati anche i campioni del mondo

Si è chiusa con lo spegnimento della strada dei Casinò di Las Vegas la maratona mondiale per il clima – Earth Hour – organizzata dal WWF, alla quale hanno partecipato milioni di persone in più di 3929 città di 88 paesi. Le eccellenze del Made in Italy – arte, moda, calcio e cibo – sono scese in campo per l’Ora della Terra, che ha interessato l’Italia alle 20.30 dello scorso sabato 28 marzo, con l’obiettivo di ottenere dei risultati nel Summit di Copenhagen e nel prossimo G8 raggiungendo un serio, efficace ed equo accordo sul clima, cioè in linea con le indicazioni di taglio delle emissioni suggerite dalla comunità scientifica. Sul fronte del cibo, molti hanno partecipato a cene Earth Hour a lume di candela. La tradizione gastronomica e turistica italiana a fianco del WWF ha valorizzato i prodotti locali e fornito eco-consigli. Dal mondo della moda, Giorgio Armani ha inviato il suo messaggio per l’Ora della Terra: “A volte serve il buio per vederci chiaro. E un’onda lunga che ci porti lontano, nell’Ora in cui la Terra ritrova se stessa e la cultura dialoga con la natura. Spegniamo un monumento per un’ora e accendiamo la luce di un nuovo modo di intendere la vita”. Belle anche le parole di Fabio Cannavaro: “Anche la nazionale italiana di calcio scende in campo per chiedere aiuto ai grandi del pianeta e agire contro i cambiamenti climatici. Lanciamo insieme un messaggio di speranza che risuonerà in ogni angolo del mondo”. Ma il Capitano della Nazionale non è l’unico ad essere “sceso in campo”. Sabato sera a Roma Francesco Totti in persona ha spento le luci del Colosseo. Anche tanti altri monumenti italiani, amati in tutto il mondo, sono stati spenti: la Cupola di San Pietro, il Ponte di Rialto, la Torre di Pisa, il Maschio Angioino, la Reggia di Caserta, l’Arena di Verona, la Valle dei Templi di Agrigento, il Castello Sforzesco di Milano, la Torre degli Asinelli e quella di Garisenda di Bologna, oltre a decine di palazzi comunali, provinciali e regionali, piazze, strade, mura, castelli, scuole, chiese e rocche. Stessa sorte è toccata anche ad edifici simbolici, quali il Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama. Grazie anche ai social network, si è registrato un vero è proprio boom di adesioni. Hanno dato il loro sostegno anche Francesco Facchinetti , Beppe Braida, Camila Raznovich, il premio Nobel Rita Levi Montalcini, l’astrofisica Margherita Hack, l’astronauta Roberto Vittori e decine di altri in tutto il mondo. Alcune aziende hanno colto l’occasione di Earth Hour per testimoniare il proprio impegno a favore del clima: il Gruppo assicurativo Allianz, partner storico della Campagna GenerAzione Clima del WWF, Sofidel, Unicredit Group e Domotecnica, Epson e Epson Meteo. Sono partite inoltre speciali partnership del WWF con alcune principali testate, come ad esempio l’iniziativa “A luci spente: racconta la tua ora di buio” su Repubblica.it. Ma il lavoro del WWF nell’Anno del Clima non si ferma qui, nei prossimi mesi i leader del pianeta dovranno decidere come intenderanno affrontare una delle più grandi sfide del nostro secolo.



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